Dopo l’inaugurazione del 30 dicembre scorso, Nadir Garofalo (www.nadirgarofalo.com) sarà il primo direttore a debuttare nel rinnovato Teatro “Fusco” di Taranto. Sarà protagonista del concerto «Il Risveglio del Fauno» dedicato a Debussy, assieme all’Orchestra Taras da lui diretta e ai solisti della ResExtensa dance company di Elisa Barucchieri. Garofalo, classe 1986, diplomato in pianoforte e in direzione d’orchestra e con una laurea in giurisprudenza «capitata per caso», già allievo di Ennio Nicotra, Daniele Belardinelli, Donato Renzetti, continua a perfezionarsi sotto la guida del m° Luciano Acocella presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna.
Alla giovane e promettente carriera direttoriale, ha sempre affiancato quella compositiva: nel 2015, l’Orchestra da Camera Fiorentina gli ha commissionato due composizioni originali (Tempus - Spatium. Bagatelle per Archi op. 7), dirette dal m° G.B. Varoli in prima assoluta a Firenze. Il 30 ottobre 2016, nella sua città, è stato invitato ad inaugurare la nuova stagione artistica del Teatro “Tarentum”, insieme al quintetto dell’Orchestra Taras, pianoforte e voci. Per l’occasione ha composto Communio, un brano originale dedicato ai suoi concittadini. Nel 2017, per Renata Arlotti, tra le più notevoli giovani chitarriste italiane, ha composto Sakura-no Mai (La danza dei fiori di ciliegio), un brano per chitarra sola, eseguito durante la seconda edizione del Tehran International Contemporary Music Festival in Iran e, prossimamente, a Los Angeles negli Stati Uniti d’America. Ha diretto l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra da Camera Fiorentina, l’Orchestra di Toscana Classica, l’Orchestra Filarmonica del Veneto, l’Orchestra da Camera Metamorfosi, l’Orchestra del Conservatorio “E.R. Duni” di Matera, l’OSN Mascalucia Etna Phil., l’Orchestra Senzaspine. È stato l’ideatore e co-fondatore dell’Orchestra Taras, nonché direttore artistico dell’omonima associazione musicale, attraverso la quale ha dato voce e lavoro ai giovani professionisti del territorio. In soli due anni di attività, ha curato la produzione di oltre quaranta concerti, fra i quali molti ricorderanno quelli delle due rassegne di “Musica spiegata”. Eventi di indiscusso successo, che hanno confermato le eccellenti competenze organizzative del giovane direttore. Nadir Garofalo, tra l’altro, è autore di un romanzo in prosimetri (Nel lampo di un incanto, Il Filo editore, Roma, 2007) e di alcuni saggi divulgativi: Diritto e Musica. Paradigmi ermeneutici, pubblicato sulla celebre rivista giuridica online www.dirittoitaliano.com (2012), Intentio auctoris: profili giuridici e musicali di un enigma, pubblicato su esplicito invito dell’Università di Bari negli Annali del Dipartimento jonico (2014), L’interpretazione musicale. Elementi etici ed estetici (2014), Interlude dans le soir. Una ricognizione del fauno debussyano (2018). Quest’ultimo è confluito nell’introduzione alla partitura dell’Interlude dans le soir – d’après l’après-midi d’un faune op. 14, per ensemble cameristico, pubblicato dalla casa editrice italo-giapponese Da Vinci Publishing, con un saggio introduttivo in lingua inglese ed italiana che ne spiega i contorni essenziali, descrivendo il paesaggio concettuale intorno al quale è nata l’idea della prosecuzione narrativa del Prélude à l’après-midi d’un faune. A tal proposito, scrive Alessandro Nardin: «La musica di Garofalo scaturisce dalla volontà di reiterare quel gesto debussyano, sottolinearne ancora una volta la ciclicità eternizzante, piuttosto che la rivoluzionarietà estetizzante. Come tale, si rivolge al nuovo, arcaico ascoltatore, il fruitore partecipe di una trasformazione collettiva, rituale. […] La partitura prevede un organico da camera, che rispetto alle peculiarità timbriche dell’originale sembra aver voluto affondare nella materia piuttosto che perdersi nell’etere […]» La prima esecuzione assoluta è prevista, come annunciato, per lunedì 14 gennaio 2019 al Teatro “Fusco” di Taranto, in una serata tutta dedicata a Debussy, del quale si è appena concluso l’anno celebrativo del centenario della morte. L’evento è incluso nella 75ª stagione concertistica degli Amici della Musica “A. Speranza”. «Per la realizzazione di questa meravigliosa serata» dice Garofalo «sento di dover sinceramente ringraziare gli Amici della Musica ed il loro presidente, Paolo Ruta, per la sensibilità e l’attenzione che ancora una volta hanno saputo dimostrare».