Aperitivo d’Autore, l’ultimo appuntamento dell’anno è con Non è successo niente

Il giovane scrittore, fenomeno di Facebook e pseudonimo di Nicolò Targhetta, domenica alle 18.30 sarà all’Officina Maremosso di Taranto. L’ingresso è con prenotazione obbligatoria

Domenica 29 dicembre (ore 18.30) si chiude il 2019 dell’associazione Volta la carta con un appuntamento molto particolare di Aperitivo d’Autore. Innanzitutto per l’ospite: Nicolò Targhetta, meglio conosciuto come Non è successo niente. Lui è il giovane autore dell’omonimo blog, fenomeno del web che da tre anni pubblica ogni giorno un racconto sulla sua pagina Facebook. I post di “Non è successo niente” sono ormai un immancabile appuntamento quotidiano per più di 100mila fedelissimi lettori. Queste storie brevi ora sono state raccolte in un libro edito da BeccoGiallo Editore, un concentrato di cinica ironia che si prende gioco dei tic, delle paure e delle inadeguatezze della sua generazione. Ma sarà un evento speciale anche per l’insolita location scelta: l’Officina Maremosso. Un’officina, appunto, in cui si restaurano antiche barche in legno e si portano avanti progetti di reinserimento sociale. In una zona di Taranto (Porta Napoli) per tanto tempo abbandonata e che ultimamente sta vivendo una sorta di rinascita grazie a diverse attività interessanti che vi si stanno insediando. Altra novità assoluta di questo Aperitivo d’Autore è rappresentata dal fatto che, per la prima volta, il vino lascerà spazio alla birra, quella artigianale del Birrificio Palmisano, che accompagnerà il buonissimo aperitivo del Symposium Cafè. Sono partner dell’iniziativa anche la libreria AmicoLibro e Cuore di Borgo.

Per partecipare all'evento è obbligatorio prenotare chiamando al numero 380.4385348 oppure scrivendo all'indirizzo email aperitivodautore@gmail.com. I posti sono limitati.

 

 

• L'AUTORE •

Nicolò Targhetta è nato a Padova nel 1986. Legge e scribacchia per ventinove anni, poi un giorno si sveglia con la sensazione di non riuscire più a scrivere niente. Così decide di farlo tutti i giorni. In questo modo deliziosamente compulsivo, scopre che quella che pensava fosse una passione era un’esigenza. Apre la pagina Facebook “Non è successo niente”, dove racconta una storia al giorno. Da subito la pagina ha un enorme successo e lui diventa, suo malgrado, una specie di star del web.

 

• IL LIBRO •

Tratto dal blog fenomeno del web Non è successo niente, racconta le avventure comiche e surreali dei trentenni Nicolò, Sergej e Primo. Pubblicate ogni giorno su Facebook (facebook.com/nonesuccessoniente), le puntate di Non è successo niente sono diventate un immancabile appuntamento quotidiano per più di 100.000 fedelissimi lettori, tanto da convincere BeccoGiallo Editore a raccogliere gli episodi migliori in questo libro. Si tratta di una raccolta di storie corrosive, un concentrato di cinica ironia per esorcizzare con un sorriso le nostre insicurezze più profonde. Da gustare in métro o in pausa pranzo, può creare dipendenza. Un mix esilarante di dialoghi alla Joe R. Lansdale e situazioni alla Woody Allen, conditi con abbondanti dosaggi di Monty Python, Pif, Stefano Benni e Guido Catalano.

 

• LA LOCATION •

Il progetto Maremosso prende vita nel 2017 ed è tra i primi a scommettere e operare coraggiosamente nella suggestiva e poco conosciuta zona di Porta Napoli (a ridosso della Città Vecchia di Taranto, tra il porto mercantile e la stazione ferroviaria), come spazio urbano strappato al degrado e all’abbandono. È un’officina sociale allestita all’interno di un antico capannone ottocentesco in carparo, tra quelli che un tempo erano i docks commerciali. Originariamente fungeva da stalla per muli e cavalli dei “traìni”, utilizzati fino ai primi del ‘900 per le merci in arrivo al porto e alla vecchia stazione. Molti di quei suoni, profumi e sensazioni tipici di una città che deve così tanto al mare sopravvivono ancora oggi, mutati nella sostanza ma non nell’essenza di custodi di vecchie voci e saperi. Oggi vi si restaurano antiche barche a vela in legno. Allo stesso tempo, Maremosso opera anche per il reinserimento sociale e la divulgazione della cultura del mare. Si svolgono attività di carpenteria navale e si mira al recupero e all'apprendimento delle tecniche lavorative tradizionali legate al mondo della navigazione a vela: da mestieri antichi come il maestro d'ascia fino a tutte le svariate professionalità connesse alla nautica e alla marineria tradizionale. Negli ultimi anni l’Officina ha stretto importanti accordi di collaborazione con il Ministero della Giustizia e la Marina Militare, ponendosi come terminale e ponte per la concretizzazione di attività che avvicinino i minori a rischio devianza con la conoscenza e la pratica del mare, caratteristica fondante del territorio che abitano.


• LE BIRRE •

Il Birrificio Palmisano nasce a Crispiano da una storia semplice, come la natura e i prodotti che ci dona, gli stessi prodotti che rendono queste birre uniche e genuine. Il risultato è un tripudio frizzante di gusto, fragranza e colore che si esprime nell’unicità delle due birre attualmente prodotte: “Ginestra” e “Sensoriale”, non filtrate né pastorizzate e rifermentate in bottiglia. Per diverso tempo i fratelli Palmisano hanno osservato e studiato il mondo della birra artigianale. Quindi hanno cominciato a mettere a punto il loro laboratorio tassello dopo tassello, progettandolo nei minimi particolari, per ottenere un prodotto finito di massima qualità. Le prime due birre sono venute fuori mescolando sapientemente materie prime nobili (malti, luppoli, lieviti e acqua) e hanno donato suggestive fragranze in grado di conquistare tutti i sensi. Ginestra è una birra chiara ad alta fermentazione: il nome è un omaggio alla pianta che popola in maniera imponente la nostra macchia mediterranea. I suoi fiori dal colore giallo pieno e dal profumo delicato sono un chiaro riferimento a questa birra ben bilanciata, pulita e rinfrescante. Sensoriale, invece, è un rimando al completo coinvolgimento dei sensi che il gusto pieno e deciso di questa birra risveglia ad ogni sorso; si tratta di una birra ambrata ad alta fermentazione moderatamente maltata, dal color rame e con note fruttate di mandarino e pompelmo.

 

 

Vincenzo Parabita