Chiediamo nuovamente, in veste di rappresentanti degli studenti dell’I.I.S.S. Ferraris - Quinto Ennio di Taranto, di informare la comunità cittadina in merito alle condizioni vergognose in cui, a causa del disinteresse dell’Amministrazione Provinciale, versa la sede succursale del Liceo sita in via Mascherpa. Una sede che, per le dotazioni infrastrutturali tecnologiche realizzate con anni di oculati investimenti voluti dal Dirigente e dagli organi collegiali, potrebbe rappresentare un gioiello tecnologico.
Assistiamo invece a fatti gravi, se non paradossali: al termine dei lavori di sostituzione dell’impianto di riscaldamento, compiuti proprio al sopraggiungere della stagione fredda, una fuga di gas ha reso inagibile la sede.
Un intollerabile incidente che si verifica nel momento in cui finalmente i trecentocinquanta studenti della sede succursale erano tornati a frequentare le lezioni in condizioni accettabili.
Ciò che desta in noi maggiore preoccupazione è che, ad oggi, non sappiamo quando la sede sarà nuovamente agibile.
La temperatura all’interno delle classi è quasi al di sotto dei 10°C, il minimo consentito dalla Legge. Ci chiediamo quanto sia stata efficace la programmazione, ma anche se tali fatti possano essere conciliabili con la tanto sbandierata priorità della scuola e del diritto allo studio.
Il nostro rammarico è grande, ed anche il disagio: chiediamo pertanto, a chi di dovere, di ascoltare NUOVAMENTE le nostre voci. Riteniamo che sia indecoroso non permettere il normale proseguimento delle lezioni e pensiamo che sia inaccettabile che le continue segnalazioni degli studenti e del Preside vengano ignorate. Ci auguriamo che le istituzioni sappiano aiutarci, e che diano esempio tangibile di cosa significa “amministrare bene” nei fatti e non solo con le parole.
Assistiamo invece a fatti gravi, se non paradossali: al termine dei lavori di sostituzione dell’impianto di riscaldamento, compiuti proprio al sopraggiungere della stagione fredda, una fuga di gas ha reso inagibile la sede.
Un intollerabile incidente che si verifica nel momento in cui finalmente i trecentocinquanta studenti della sede succursale erano tornati a frequentare le lezioni in condizioni accettabili.
Ciò che desta in noi maggiore preoccupazione è che, ad oggi, non sappiamo quando la sede sarà nuovamente agibile.
La temperatura all’interno delle classi è quasi al di sotto dei 10°C, il minimo consentito dalla Legge. Ci chiediamo quanto sia stata efficace la programmazione, ma anche se tali fatti possano essere conciliabili con la tanto sbandierata priorità della scuola e del diritto allo studio.
Il nostro rammarico è grande, ed anche il disagio: chiediamo pertanto, a chi di dovere, di ascoltare NUOVAMENTE le nostre voci. Riteniamo che sia indecoroso non permettere il normale proseguimento delle lezioni e pensiamo che sia inaccettabile che le continue segnalazioni degli studenti e del Preside vengano ignorate. Ci auguriamo che le istituzioni sappiano aiutarci, e che diano esempio tangibile di cosa significa “amministrare bene” nei fatti e non solo con le parole.
In fede,
Ylenia Pantaleo
Luigi Guerrieri
Angela Venneri
Giuseppe Longo