E' uscito un nuovo "Dipiciemme": lo canta il cantautore Daniele Di Maglie

"Dipiciemme" è il titolo del nuovo brano scritto dall'artista tarantino dal 25 novembre disponibile su tutte le piattaforme digitali per Digressione Music

Finalmente un Dipiciemme che piace a tutti. Non uno di quelli annunciati dal Governo in questi tormentati mesi condizionati dall'emergenza sanitaria, ma l'ultimo lavoro del cantautore tarantino Daniele Di Maglie, disponibile dal 25 novembre su tutte le piattaforme digitali per Digressione Music.

Il brano nasce nei primi giorni dello scorso aprile, quando ci si era da poco addentrati nella nuova situazione generata dal covid - 19, e parla di misure per il contrasto ad un virus probabilmente più subdolo, come quello della poca attenzione agli "effetti collaterali" che la pandemia ha portato, a chi più a chi meno: "Si è parlato tanto di aspetti economici e legati al lavoro - sottolinea Di Maglie - non altrettanto della fragilità umana e sulle conseguenze psicologiche che lockdown, divieti e paure avranno su molti di noi".

Dipiciemme racconta il punto di vista di un uomo che reagisce con leggerezza alla crisi sanitaria mondiale, cercando di non lasciarsi travolgere dagli eventi: "Nel ritornello, il 'pazzo' protagonista del brano vuole uscire a raccogliere viole e rivendicare il suo diritto a godersi il sole d'aprile, parole che vanno in contrasto con una strofa molto grave in cui parlo di restrizioni".

Il singolo, finalizzato ad inizio autunno per l'impossibilità di produrlo in primavera a causa delle ben note limitazioni - ora tornate di triste attualità - indossa un vestito spiccatamente pop che richiama alla mente i successi di Branduardi e Battiato ed è prodotto da Digressione Music come le tre opere precedenti: il singolo "Terraflat" (2019), l'album "La mia parte peggiore" (2018) vincitore del bando PUGLIA SOUNDS RECORD e del PREMIO CIVILIA ZINGARI FELICI 2019 , "Il mio garage" (2014).



Daniele Di Maglie, artista a 360 gradi molto attivo nel sociale e sensibile sul tema dell'inquinamento nella città bimare, come racconta il suo libro "L’ Altoforno. L’Ilva nei racconti e nelle canzoni di un cantautore di Taranto" del 2012, inquadra il momento storico che stiamo vivendo come una "privazione di emozioni".

"Anche interfacciandomi con altri artisti, al di là del duro colpo economico subito, ciò che realmente manca ai musicisti è la relazione con il pubblico, il "faccia a faccia", il palco. Non si può riproporre la dimensione di concerto in webinar, non è la stessa cosa. Speriamo di uscire presto da questo 'tempo sospeso'".