Il prossimo 5 maggio comincerà il mese del Ramadan per i fratelli
musulmani e, come accade ininterrottamente dal 2015, l’associazione Salam
promuoverà sul territorio tarantino i festeggiamenti del mese sacro. Quest’anno
il filo portante della manifestazione sarà sempre improntato sull’idea di
dialogo interreligioso e multiculturale, ma, malgrado i notevoli sforzi
dell’ong jonica, varierà lo scenario nazionale ed internazionale in cui
prenderà vita. Proprio in virtù della profonda modifica al sistema di
accoglienza, in seguito ai duri attacchi che lo stesso ha continuato a subire
(sia verso il diritto di accedere nel territorio europeo che nei confronti di
chi, con grandi sforzi e forti impedimenti statali cerca di agire),
l’Associazione Salam ha deciso quest’anno di non montare una tenda come ogni
anno, perché mai come in questa
stagione, la tenda potrà essere ritenuta rappresentata da realtà come Riace,
San Ferdinando, le campagne foggiane, i centri chiusi e tutti i non luoghi che
ci circondano. Il concetto di “tenda di Abramo” in questo 2019 è rappresentato
dal nostro Paese che, come la tenda, dovrebbe continuare ad essere aperto da
tutti i lati e favorire l’accoglienza di chi fugge da guerre e condizioni di
vita inumane. Così, come associazione, abbiamo pensato di essere presenti nelle
baraccopoli del nostro territorio, laddove sono confinati tutti coloro per
legge non hanno più diritto ad essere accolti. Quelle periferie territoriali
che, spesso, coincidono con le periferie della nostra mente, nelle quali
alberga tristezza e disperazione. Salam proverà a ripartire da lì, dunque, da
quelle baracche che questo paese crea in una caccia alle streghe in cui spesso
a rimanere schiacciate sono le speranze delle persone che hanno riposto tutta
la loro fiducia nel sogno europeo. A preparare pasti ai senzatetto saranno gli
ospiti dello SPRAR di Martina Franca, quei “fortunati” che sono in accoglienza
e che sanno molto bene cosa potrebbe significare perderla per un assurdo gioco
delle parti. Ogni venerdi la cena verrà offerta da Salam a più di 300 fratelli
collocati tra Metaponto e Ferrandina e come ogni anno verranno donati i
consueti vestiti nuovi a fine festa. Chiunque volesse prendere parte
all’iniziativa potrà recarsi nella sede di Taranto in via Anfiteatro 219 e
lasciare la propria disponibilità o contributo.