Il soprano e pedagogista Bianca D’Errico, classe '91 di San Giovanni Rotondo, Docente di scuola secondaria di primo grado, si impegna nell’osservazione sperimentale di pedagogia musicale alla ripartenza nelle scuole nel tragico periodo che stiamo vivendo.
La pandemia del coronavirus- COVID 19, ha messo a dura prova il capitale culturale, le famiglie e la comunità scolastica.
Assistiamo a menti che hanno bisogno di supporto emotivo e cognitivo. Cambia notevolmente il modo di esprimersi e si sente l’esigenza di stimolare quella zona che Goleman definisce Intelligenza emotiva. A questo si aggiunge il fatto della condizione che rende ancora più difficoltoso l’apprendimento a distanza. Cambia il modo di socializzare, di pensare, di apprendere, di esprimere le proprie emozioni, che a parer mio la musica gioca un ruolo fondamentale per far riemergere emozioni nonostante il grave terremoto che a subito la cultura musicale.
Diversi sono stati i disegni creativi musicali di alcuni studenti che hanno dato voce alla Musica come espressione d’arte!
Emerge notevolmente attraverso l’osservazione partecipante- sperimentale , come lo stato d’animo cambi a contatto con questa disciplina: dalla tristezza alla felicità, dalla chiusura mentale all’apertura del mondo.
La concezione moderna dell’educazione musicale, è la necessità di sviluppare nell’allievo competenze e attitudini all’area teorica del sapere quanto a quella pratica del saper fare.
Oggi serve dunque un intervento strategico per stimolare bambini e adolescenti affinché si eviti l’aumento della dispersione scolastica e garantire una educazione di qualità per tutti .
‘’Tutti i veramente grandi italiani hanno scritto o poetato quando non potevano agire. La loro opera letteraria e poetica è sempre stata un surrogato dell’azione’’.