Al via un progetto innovativo ideato per creare un orto sociale destinato a ragazzi con autismo. La conferenza si terrà alle ore 11 al Salone degli Specchi di Palazzo di Città a Taranto
Sarà presentato lunedì 20 maggio alle ore 11 al Salone degli Specchi del Palazzo di Città di Taranto il progetto OASI CUAMJ - Un orto di Possibilità, un progetto innovativo ideato per creare un orto sociale destinato a ragazzi con autismo, il cui obiettivo principale è fornire un ambiente inclusivo e stimolante dove i partecipanti possano sviluppare abilità sociali e cognitive attraverso l'agricoltura e la cura delle piante.
Alla conferenza stampa, presentata dal giornalista Matteo Schinaia, interverranno Mariapia Vernile, presidente dell'associazione Cuamjproponente del progetto, la dott.ssa Rosa Barone, consigliera Regione Puglia e già assessore regionali alle politiche sociali, il prof. Fabio Verdone, Project Manager dell'associazione Cuamj, la dott.ssa Gabriella Ficocelli, assessore Welfare del Comune di Taranto, la dott.ssa Anna Cristina Dellarosa, neuropsichiatra infantile dell'ASL di Taranto, il dott. Antonio Calabrese, ambito territoriale Messina, Brindisi - IEAssociazioni di categoria e la dottoressa Ivonne Bonomi, pedagogista della Cooperativa Owen.
Il progetto nasce dalla necessità di offrire opportunità concrete di integrazione sociale e miglioramento della qualità della vita per le persone autistiche, sfruttando le potenzialità terapeutiche e educative della natura.
Il progetto mira a migliorare la qualità della vita dei partecipanti attraverso attività all'aria aperta e socializzazione, sviluppare abilità sociali e cognitive in un ambiente sicuro e accogliente, aumentare l'autostima e la fiducia in sé stessi dei partecipanti e promuovere l'inclusione sociale e l'autonomia delle persone autistiche.
Il progetto "OASI CUAMJ - Un orto di Possibilità" mira a migliorare la qualità della vita dei partecipanti attraverso attività all'aperto e socializzazione, valutate tramite il test IPAQ. Fornendo un ambiente sicuro, l'orto sociale aiuterà i partecipanti a sviluppare abilità sociali, cognitive e pratiche, potenziando memoria, concentrazione e problem-solving.
Partecipare attivamente alle attività agricole aumenterà la loro autostima e fiducia in sé stessi, rendendoli più indipendenti nelle attività quotidiane.
Inoltre, il progetto sensibilizzerà la comunità sulle tematiche dell'autismo attraverso eventi e collaborazioni con scuole ed enti locali, promuovendo l'integrazione sociale e una maggiore consapevolezza delle potenzialità delle persone autistiche.
Il progetto "OASI CUAM) - Un orto di Possibilità" utilizza metodologie evidence-based, come l'Applied Behavior Analysis (ABA), per personalizzare gli interventi e monitorare i progressi dei partecipanti. L'ABA è un approccio comportamentale alla terapia dell'autismo, basato sull'utilizzo di rinforzi positivi per migliorare i comportamenti desiderati.
Le attività saranno organizzate in un ambiente strutturato e prevedibile, con un focus su flessibilità e adattabilità alle esigenze individuali.
Il progetto "OASI CUAM- Un orto di Possibilità" si articola in sei fasi chiave. Nei primi tre mesi, saranno identificati i partecipanti con il supporto di ASL e del Comune. Successivamente, si terrà una fase didattica basata sul metodo ABA (Applied Behavior Analysis), sostenuta dall'associazione "La Casa di Sofia". Successivamente, presso la Cooperativa Owen, i partecipanti si dedicheranno alla piantumazione e produzione di prodotti agroalimentari su un terreno di oltre 2000 mq. Parallelamente, eventi di vendita diretta saranno organizzati per promuovere l'iniziativa e raccogliere fondi. In contemporanea, incontri con le scuole sensibilizzeranno gli studenti sull'autismo. Infine, da settembre a novembre, attraverso la collaborazione con il Comune di Taranto e l'associazione "HEARTS 'Music", i prodotti del progetto saranno venduti in eventi e fiere locali.
L'Associazione CUAM], partner proponente del progetto, nasce nel 2005 con l'obiettivo di diffondere buone prassi riguardanti lo spettro autistico. È impegnata nella riabilitazione e nel recupero sociale delle persone autistiche, sostenendo anche progetti di ricerca scientifica in genetica medica, biochimica e molecolare. La sua composizione comprende genitori, familiari e tutori di persone autistiche e/o con disagio psichico.
Le sue attività principali includono la promozione dell'educazione specializzata, l'assistenza sanitaria e sociale, la ricerca scientifica, la formazione degli operatori e la tutela dei diritti civili delle persone autistiche. L'obiettivo è garantire una vita dignitosa e il più possibile indipendente, nel rispetto del principio delle pari opportunità.
CUAMJ organizza attività di volontariato, supportando l'interazione tra famiglie e valorizzandone il ruolo terapeutico ed educativo. Inoltre, collabora con
"équipes" scientifiche per promuovere studi sull'autismo e i disturbi mentali, diffondendo le conoscenze acquisite.
L'associazione stabilisce collaborazioni con enti pubblici e privati per promuovere attività educative, riabilitative, sociosanitarie e sportive, mirando all'autodeterminazione delle persone autistiche. Sensibilizza l'opinione pubblica e supporta la formazione di operatori e volontari tramite corsi, convegni e pubblicazioni. Infine, promuove la creazione di strutture diurne e/o residenziali per rispondere ai bisogni riabilitativi, sanitari e sociali degli autistici e disabili intellettivi relazionali. CUAMJ è iscritta scritta al RUNTS Registro Unico Nazionale Terzo Settore e all'Albo Regionale delle Associazioni di Volontariato di Puglia.