Nei giorni dal 19 al 23 giugno si è svolto in terra jonica il progetto denominato "Mi metto in gioco: sportivamente", nell' ambito del Programma Operativo Nazionale (PON). Il progetto, coordinato dalla professoressa Paola Paradiso e dal tutor professor Pino Conte, ha avuto per protagonisti le studentesse e gli studenti del biennio dell' IIS Principessa Maria Pia di Taranto.
Le attività, principalmente sportive, si sono svolte tra la Villa Peripato, il Parco Cimino, San Vito, Ginosa Marina (quest' ultima nel suggestivo scenario del Lido Verde di Poseidone). Nello specifico i partecipanti si sono cimentati in walking e trekking, orienteering, giochi di socializzazione, ice- breakers, giochi di rimando, nozioni di tiro con l’arco, canoa, giochi in acqua e su sabbia, nuoto e snorkeling.
Tra gli obiettivi dell' iniziativa quello di riavvicinare i ragazzi all' istituzione scolastica, non più intesa come spazio chiuso, ma come struttura aperta e dinamica, attenta alle diverse necessità di crescita civile, sociale e culturale dei ragazzi. Senza dimenticare la diffusione dell' educazione ludico-motoria, come elemento di benessere psico-fisico e, soprattutto, come strumento di inclusione. E, non ultimo, il recupero di un rapporto corretto e consapevole con l' ambiente.
Le attività, principalmente sportive, si sono svolte tra la Villa Peripato, il Parco Cimino, San Vito, Ginosa Marina (quest' ultima nel suggestivo scenario del Lido Verde di Poseidone). Nello specifico i partecipanti si sono cimentati in walking e trekking, orienteering, giochi di socializzazione, ice- breakers, giochi di rimando, nozioni di tiro con l’arco, canoa, giochi in acqua e su sabbia, nuoto e snorkeling.
Tra gli obiettivi dell' iniziativa quello di riavvicinare i ragazzi all' istituzione scolastica, non più intesa come spazio chiuso, ma come struttura aperta e dinamica, attenta alle diverse necessità di crescita civile, sociale e culturale dei ragazzi. Senza dimenticare la diffusione dell' educazione ludico-motoria, come elemento di benessere psico-fisico e, soprattutto, come strumento di inclusione. E, non ultimo, il recupero di un rapporto corretto e consapevole con l' ambiente.