Il Venerdì Santo, 19 Aprile, è il giorno più atteso, occasione per rivedere un rito antico quattro secoli, originale e puro. La Solenne Processione si compone di tre simboli e otto simulacri e si articola in tre momenti principali: l'Uscita, la sosta per la meditazione della passione in Chiesa Madre (il sermone) e il rientro. (A cadenzare i momenti, la Troccola, che apre il rito uscendo dal portone con la “nazzicata”, incedere tipico che accompagna tutte le funzioni. Seguono la Troccola, altri due simboli: il “Gonfalone”, bandiera di stoffa nera, in segno di lutto, stile medievale, alta circa tre metri, con l’immagine della Vergine del Carmine titolare e Protettrice dell’Arciconfraternita e la “Croce dei Misteri”, croce in legno con affissi i simboli che hanno caratterizzato la Passione del Signore. Seguono i simulacri. Il primo è denominato “Cristo all’Orto”, rappresenta il momento in cui Gesù prega il Padre in preda all’angoscia nell’Orto del Getsemani, un Cristo orante in tunica rossa, genuflesso su una roccia con un angelo alle sue spalle che regge un calice, mentre come sfondo vengono posti dei rami di ulivo freschi a ricordo del luogo. Il secondo simulacro è “Cristo alla Colonna” in cui Gesù ci viene rappresentato legato ad una colonna e con il dorso flagellato. La terza statua prende il nome dalle parole del governatore romano pronunciate quando Gesù viene presentato alla folla “Ecce Homo” ossia “Ecco a voi l'Uomo” affinché il popolo decidesse della sua sorte. Nella quarta rappresentazione “Gesù Cadente” immagine di una delle tre cadute di Cristo lungo la via che porta al Calvario. La quinta statua è “il Crocifisso” momento cruciale della Passione, segue “La Sacra Sindone” una croce nuda con un sudario bianco poggiato sulle braccia, ricorda il momento in cui Cristo fu calato giù dalla croce. Segue la venerata immagine lignea di “Cristo Morto” adagiata su una bara con una coltre in velluto nero e un velo trasparente sul corpo, questa statua in processione viene scortata da quattro cavalieri (quattro fedeli della comunità, particolarmente distintisi durante l’anno) e dai carabinieri in alta uniforme. Chiude il corteo la venerata immagine di “Maria SS. ma Addolorata”, questa immagine è scortata da quattro Consorelle e dagli agenti della Polizia Municipale di Pulsano in Alta Uniforme. Tutte le statue sono portate a spalla da otto Confratelli, quattro vestiti in abito scuro e quattro in abito di rito. Risuona ancora la troccola in uno dei momenti particolarmente suggestivi, l’ingresso del Cristo Morto nella Chiesa Madre. Si spengono le luci, si ode solo il crepitacolo della troccola e il canto popolare “Oh quanto amore”. Nel buio si scorgono solo le luci dei candelieri che danzano mossi dalle struggenti note di questo canto. Medesime emozioni e rituale si svolge per l'ingresso della Vergine Addolorata.
A chiudere i Riti della Settimana Santa la “Bussata” finale, il Troccolante giunge sul sagrato della Chiesa del Purgatorio alza il bordone e colpisce per tre volte il portone principale della chiesa. Il rimbombo è l'unico suono udibile in una piazza gremita di gente, che in un ossequioso silenzio sembra immedesimarsi dell'emozione dei confratelli osservando le ultime fasi di questo affascinante rito. Il Troccolante entra, saluta cerimoniosamente l'altare della Vergine del Carmine e baciando la Troccola la cede al Priore, decretando la fine del pellegrinaggio e dunque dei Sacri Riti della Settimana Santa. Tutto è compiuto).
L’Arciconfraternita del Purgatorio di Pulsano invita tutti a seguire la Processione dei Misteri a partire dalle 16.55 in diretta come ogni anno sui canali web youtube e su facebook, sarà possibile seguirla da smart tv collegandosi sul Blog “Settimana Santa Pulsano”.