Tre tarantini sono… “figli di Troll”

Venerdì 24 gennaio un appuntamento da non perdere. Tre giovani attori tarantini si esibiscono in uno spettacolo di cabaret, pensato e realizzato pochissimo tempo fa e che sta già riscuotendo un ottimo successo di pubblico. Sul palco dell’auditorium della Parrocchia Santa Famiglia, in via Lago di Albano 2, troveremo Giuseppe Nardone, Antonello Conte e Ubaldo Sgura in un esilarante “Figli di Troll” atto primo. Inizio spettacolo alle ore 21,00. Ingresso in sala ore 20,30. I biglietti del costo di 8 euro possono essere acquistati anche la sera dello spettacolo direttamente al botteghino a partire dalle ore 20,00. Info e prenotazioni al 389.5463185.        Il progetto nasce nel 2019 dall'incontro di tre amanti del teatro, tre attori, ognuno con una diversa formazione e stili diversi. Tre figli di Taranto che hanno studiato, anche fuori, e che continuano a farlo. Tutti e tre con una scommessa da vincere: farsi conoscere nella propria città, volendo fare del teatro la loro professione che nasce da un a fortissima passione. I tre si sono incontrati per un caffè e chiacchierando decidono di unire le loro idee e di metterle al servizio del pubblico con uno spettacolo comico ben assortito. Visto come è andata a finire si chiedono, ancora oggi, "ma che diamine c'era in quel caffè?"
“Figli di Troll - Atto primo” è un viaggio a 300 all'ora attraverso vari stili di comicità. Si va da un omaggio al varietà dei primi del Novecento alla commedia all'italiana, da Franco e Ciccio ad Ale e Franz, lasciando spazio anche a freschissimi pezzi inediti scritti dai tre attori con il supporto di autori comici. Uno spettacolo decisamente fresco ed innovativo, capace di incontrare il gradimento di giovani e meno giovani. Uno spettacolo spensierato che piace a tutta la famiglia. Tre uomini, tre generi diversi, tre modi di fare teatro e di interpretare la propria parte pur stando insieme.  Oltre un’ora di spettacolo con sketch a ritmo serrato e risate garantite. Imperativo: abbandonare ogni logica terrena a cui siamo abituati e dimenticare i nostri problemi, semplicemente perché i Figli di Troll ne hanno più di noi….